►Cosa trovi
Cicerone parla della città di Siracusa, definendola “la più grande e bella di tutte le città greche”.
Questa è la città di Archimede, il matematico e fisico autore di mirabilianti invenzioni.
Qui vive ancora la ninfa Aretusa, trasformata in fonte da Artemide, sull’isola di Ortigia, sulla riva di quel mare che sembra volerti entrare in casa, nelle notti di tempesta invernali, quello stesso mare che, nelle quieti notti d’estate, è solcato dalle lampare che lo rischiarano e con il loro luccichio sembrano formare sulla sua superficie come delle stelle di forme diverse.
E’ qui che puoi vivere la straordinaria esperienza di perderti fra i vicoli del centro storico, per scoprire ad ogni angolo o nei suoi cortili angusti le tracce del suo passato millenario.
Siederai sui gradini della cavea del teatro, quelli scolpiti dagli schiavi sulla roccia del Temenite, proprio come gli umili ed i grandi del suo passato, per rivivere l’atmosfera di quei giorni quando, come ancor oggi ogni primavera, sulla scena venivano proposte le opere dei più illustri scrittori di opere tragiche.
La materia prima per i gustosi piatti della cucina locale la trovi fra le bancarelle del mercato, ove i venditori descrivono i loro prodotti cantando una nenia simile a quella di un muezzin: del resto qui sembra proprio di essersi persi in un suk.
Ascolta i lamenti dei perdenti che pare riecheggino ancora all’interno delle orride latomie dalle ripide pareti, luoghi di lavoro e di pena per centinaia di sventurati che, con i frutti della loro fatica, resero ricca e nobile questa città.
Segui le orme di San Paolo, che qui giunse per incontrare i primi discepoli cristiani che vivevano nascosti nei suburbi, all’interno di grotte che sarebbero poi divenute catacombe.
Fatti narrare cosa avvenne nell’estate del 1953 a casa di povera gente, tanto da far gridare al miracolo, quando visiterai il grandioso santuario eretto dagli uomini in gloria della piccola Madonnina di gesso che pianse in via degli Orti.
Se capiterai dalle nostre parti nei primi giorni del mese di maggio o a metà dicembre potrai assistere a ciò che i siracusani preparano per la loro Santa Patrona Lucia: fantasmagorie di luci e fuochi artificiali ed una solenne processione con il simulacro di argento massiccio condotto in spalla da quarantotto portatori.